Avrà il compito di “accendere” il “Caslini” coi gol. Luca Teti, attaccante classe 1994 proveniente dal Pomezia, è il nuovo bomber del Colleferro. Veste la maglia rossonera animato dai migliori propositi dopo una stagione non brillante in serie D: “Ho tanta voglia di riscatto e di fare bene. So che negli ultimi anni al Colleferro è mancato un attaccante che facesse tanti gol e proverò a dare il mio contributo in questo senso, anche se l’obiettivo principale sarà sempre quello di squadra”. La punta spiega com’è nato l’accordo col club del patron Giorgio Coviello e del neo presidente Federico Moffa: “Innanzitutto la conoscenza con mister Stefano Scaricamazza e con alcuni miei ex compagni a Pomezia ha favorito la trattativa. Poi l’impatto con ambiente e club è stato molto positivo, questa è una società molto ambiziosa che punta a salire. D’altronde è giusto che questa piazza stia in serie D”. Il suo record stagionale è di 25 reti, nel campionato giocato con la maglia del Ladispoli: “Non voglio fissare traguardi personali, anche perché sono tra i pochi attaccanti che, quando è davanti al portiere e vede un compagno meglio piazzato, sceglie di essere altruista”. Un campionato di Eccellenza l’ha vinto due anni fa proprio con la maglia del Pomezia: “Per vincere in questa categoria, che è una sorta di mini-serie D, bisogna formare un gruppo granitico ed è fondamentale il lavoro dei ragazzi che giocano di meno. Dell’organico del Colleferro conosco diversi elementi che sono indubbiamente molto validi, poi ne sono arrivati altri che potranno dare un contributo importante. Il 29 luglio si comincia e io sto già allenandomi per farmi trovare pronto”. La concorrenza sarà sicuramente tosta: “Molto dipenderà da eventuali ripescaggi in D e dalla conformazione dei gironi, ma comunque le due squadre di Pomezia e altre squadre del mare sono attrezzate, ma potrebbero essere piazzate nel gruppo A, mentre noi dovremo fare il B. Anche il Terracina e la W3 stanno allestendo gruppi di ottimo livello, ma comunque spesso le griglie di partenza vengono disattese e dunque bisognerà solo far parlare il campo”.