Presentazione del libro di Eros Francescangeli, «Un mondo meglio di così» – La Sinistra rivoluzionaria in Italia, 1943-1978 (Roma, Viella, 2023). Appuntamento: venerdì 27 settembre 2024, ore 17,30 alla libreria dei Salici in via Cairoli, 35, Viterbo

La libreria dei Salici, dunque, chiude in bellezza, organizzando l’ultimo evento pubblico nella sua sede storica, prima di trasferirsi (a brevissimo, sotto l’attenta guida di Pasquale Altieri) in piazza S. Faustino. Questo dopo cinque lustri di coraggiosa attività e centinaia di incontri culturali all’attivo fin dai giorni della fondazione – era l’alba dei 2000 – da parte degli ostinati-generosi e sempre-controcorrente fondatori Walter Straffi e Teresa Altieri.

«Un mondo meglio di così» – La Sinistra rivoluzionaria in Italia, 1943-1978 (Roma, Viella, 2023): incontro con lo storico del movimento operaio Eros Francescangeli. Discute con l’autore Silvio Antonini, documentalista e storico dei movimenti antifascisti e resistenziali. La conduzione dell’incontro è affidata ad Antonello Ricci.

Fra i temi al centro della riflessione, l’esigenza storiografica di rompere il falso paradigma, il mito fasullo di una ’68-genesi big-bang: tornando doverosamente a interrogare i fili del “prima” insieme con quelli del “dopo” Sessantotto; tornando a interrogare il “sogno” incantatorio di una generazione che si svegliava ogni giorno, a quel tempo, convinta che proprio quello sarebbe stato il giorno dell’assalto finale al cielo; tornando a interrogare quella certa antica-ambigua tentazione-seduzione prevalente a sinistra: la “scissione dell’atomo”.


Il volume, frutto di una estesa ricerca d’archivio, analizza le formazioni riconducibili a quella peculiare area politica che è stata la sinistra rivoluzionaria italiana fra gli anni Quaranta e Settanta del Novecento. L’anarchismo e le dissidenze “storiche” hanno dato vita a esperienze organizzative significative che, a contatto con le lotte sociali e anticoloniali, hanno saputo intercettare le tensioni generazionali e politiche affiorate negli anni Cinquanta-Sessanta del Novecento. Già prima del Sessantotto sono nate così nuove strutture di matrice antiautoritaria, operaista, marxista-leninista, e/o antimperialista, che hanno raggiunto il loro apogeo nella prima metà del decennio successivo per entrare poi rapidamente in crisi, strette tra il fenomeno della lotta armata, il disimpegno politico e l’emergere di altri bisogni e antagonismi (femminismo in primis).

Eros Francescangeli (Verona, 1967) è stato tra i fondatori del quadrimestrale «Zapruder», rivista di storia della conflittualità sociale. Fra le sue pubblicazioni, lo splendido «Arditi del popolo, Argo Secondari e la prima organizzazione antifascista, 1917-1922», Odradek, 2000 e «L’incudine e il martello. Aspetti pubblici e privati del trockismo italiano tra antifascismo e antistatalismo, 1929-1939», Morlacchi, 2005.

Infine, a proposito della libreria dei Salici, realtà importante nella storia culturale recente di questa città, così il proprietario Pasquale Altieri ne riassume, per note brevissime, la intensa vicenda: «A metà degli anni ’90, mia sorella Teresa e Walter Straffi, oltre ad aver gestito per anni le bancarelle di fronte alle poste, in via Ascenzi – dove sia io che mio fratello Vito lavorammo fin dal lontano 1984 – decisero di aprire la libreria Fontana Grande. Nel marzo del 2000 sarebbe poi stata la volta di una seconda sede: questa dei Salici, in via Cairoli. Alla morte di Walter (avvenuta, proprio qui in libreria, nel gennaio 2008) Fontana Grande passò a suo figlio Allen (oggi libreria Straffi). Ovviamente, la scomparsa di Walter rappresentò per Teresa un evento sconvolgente; nonostante tutto però, lei è rimasta al “comando” fino a dicembre 2021. Ho deciso di rilevare la libreria soprattutto per far sì che il suo, il loro tenace lavoro (e quello di tutta la mia famiglia) non finisse disperso. Ma pure perchè sono convinto che proprio luoghi come questo siano determinanti per la comunità. C’è anche una significativa “preistoria” a tutto ciò: fu proprio grazie a Teresa che imparai ad amare questo lavoro, per le bancarelle che lei aprì a Palinuro (con un suo fidanzato libraio di Salerno, dove lei studiava all’università). Era il 1980 e volle portarci tutti a fare vacanze-lavoro estive: tutta la nostra storia di librai nasce da lì… Ovviamente infiniti sono stati nei decenni gli eventi (di varia natura culturale e artistica) e le presentazioni di libri organizzati qui nella sede di via Cairoli. Seguito con una cronologia essenziale della nostra attività di famiglia in qualità di “pusher” di libri a Viterbo: 1984, bancarelle e fiere grandi e piccole fino alla morte di Walter; 1986, libreria in piazza della Morte (di mio fratello Vito, ci lavorava anche mia mamma); poi via della Sapienza, ex libreria Quatrini (i miei fratelli: Vito e Giusy); a seguire, come detto, Fontana Grande (Teresa e Walter), mentre io tenevo il negozio di colori in via Saffi; poi libreria dei Salici (Teresa e Walter); poi libreria del Teatro (Giusy; ahimè, chiusa troppo presto). Racconto tutto questo forse perchè ho lavorato tantissimo con la mia famiglia; a un certo punto facevo mattina da Teresa e pomeriggio da Giusy: mi è sempre piaciuta l’idea di queste sorelle libraie a Viterbo (e mi sono sempre sforzato di aiutarle a connettersi). Di fatto, avrei voluto festeggiare qui, in via Cairoli, i 40 anni di attività della famiglia (1984/2024); ma, in fondo, proprio la presentazione del libro di Eros Francescangeli sarà occasione per lanciare l’idea di una grande festa, quanto prima, nella nuova sede di piazza San Faustino.»