Non tutte le ciambelle escono con il buco e mai migliore detto si poteva sposare con il recente fine settimana, a dir poco nero, vissuto da Funny Team.

Erano in quattro a scendere in campo alla Maggiora Offroad Arena, Sabato e Domenica, per confrontarsi con i migliori protagonisti del FIA European Autocross Championship.

Centoquaranta piloti in tutto, provenienti da ben quindici paesi, per uno spettacolo mozzafiato.

Il primo a masticare amaro è stato Peter Stecca, in gara con un Trackline 4G6, che si è potuto consolare unicamente con un favoloso undicesimo assoluto in qualifica, primo degli italiani.

Per il pilota di Martellago tanti i problemi tecnici che lo hanno escluso dalla semifinale.

“Partita male, finita peggio” – racconta Stecca – “con una toccata nella prima manche e tanti danni da sistemare per i nostri ragazzi che si sono fatti in quattro. Nella seconda manche ho chiuso ai piedi del podio, senza idroguida, mentre nella terza ho accusato una rottura di un giunto ruota anteriore quindi niente semifinale. Grazie a tutti per la bella compagnia.”

Stessa sorte toccata a Dino Semenzato, su un Superbuggy motorizzato Ford.

“Gara sfortunata, a partire dal mio errore con toccata sulla prima manche” – racconta Semenzato – “proseguendo con il cedimento di un semiasse posteriore sulla seconda e finendo con la rottura di una gabbia giunto del lato sinistro. Niente semifinale ma è stato bello esserci.”

Problemi di natura elettronica hanno invece spinto al ritiro Davide Casarin, parcheggiando anticipatamente il suo Fast & Speed, motorizzato Skoda, nella serata di Sabato.

“La prima sessione di qualifica è andata bene” – racconta Casarin – “ma nella manche di apertura mi sono subito accorto che l’auto non rispondeva bene. Abbiamo cercato di capire e ci siamo accorti che il problema era elettronico. Abbiamo così optato per il ritiro Sabato sera. Grazie a Funny Team per il supporto ed a tutti quelli che sono stati presenti nel weekend.”

A confermare una due giorni storta per il sodalizio di Nove anche un Adriano Fontana che, per una sola posizione, non ha portato in semifinale tra i kartcross il suo Kamikaz K3.

“Dopo una buona qualifica ho recuperato varie posizioni nelle manche” – racconta Fontana – “viaggiando sempre a ridosso del podio. Con la somma dei punteggi acquisiti ho chiuso ventunesimo mentre la semifinale era riservata ai primi venti. È stato tutto molto divertente ed ho fatto il massimo quindi non ho rimpianti. Prendere delle legnate dai migliori d’Europa, da gente che corre quasi per mestiere, non fa poi così tanto male dai. Grazie a Paolo Lunardi, di My Racing Shop, ma anche a Funny Team, per il supporto enogastronomico.”