Il volo di Gianmarco Tamberi oltre l’asticella, e nella finale del salto in alto, è l’immagine di copertina della prima sessione di gare ai Campionati Europei indoor di Glasgow. Il marchigiano accede al turno decisivo di questa sera (ore 19 italiane) grazie alla misura di 2,25, superata al secondo dei tre tentativi a disposizione. Promosse alle semifinali di questa sera le quattrocentiste Ayomide Folorunso (52.75) e Raphaela Lukudo (52.99, a un solo centesimo dal primato personale), mentre risultano eliminati il pesista Leonardo Fabbri (19,71, quattordicesimo posto complessivo) e il lunghista Marcell Jacobs (nessuna misura valida). Nelle gare della mattinata, spiccano l’1,96 nell’alto del pentathlon ottenuto dalla britannica Katarina Johnson Thompson, il 21,08 nelle qualificazioni del peso del bosniaco Mesud Pezer, e la doppia promozione alle finali dei 1500 e 3000 metri da parte del norvegese Jakob Ingebritsen, che nella gara più lunga sigla, senza apparente difficoltà, anche il record europeo Juniores (7:51.20). Questa sera, seconda sessione di gare: oltre alle quattrocentiste, andranno in campo – tutti nei turni di qualificazione – le saltatrici in alto Alessia Trost ed Elena Vallortigara, l’astista Claudio Stecchi, l’ottocentista Simone Barontini, i triplisti Tobia Bocchi, Simone Forte e Fabrizio Donato. Finale diretta nei 3000 metri per Margherita Magnani.

Non avrò scuse
Missione compiuta per Gianmarco Tamberi, in finale nell’alto con 2,25: “La pedana è pazzesca, una delle migliori per le mie caratteristiche e quindi domani non avremo scuse… mi piace mettermi un po’ di pressione addosso! L’unico salto che ho veramente sbagliato è stato il 2,25 alla prima prova, l’ho voluto forzare un po’. È stata una giornata particolare perché fino alla fine non sapevamo con che misura si potesse andare in finale. Eravamo indecisi se saltare o non saltare a 2,28, dopo il 2,25, perché a quel punto ero terzo in classifica e la probabilità che tutti gli altri potessero farcela a 2,28 era molto bassa. E infatti ci siamo praticamente fermati, dicendoci che se ci fosse stato bisogno l’avremmo saltato alla terza prova. Sensazioni? Qualificazione e finale non c’entrano nulla, di solito nel primo turno faccio sempre tanta fatica. So che in finale si avranno sensazioni molto più positive. Oggi mi sentivo molto rilassato, molto tranquillo… quindi fly down per ora, e domani fly high”.

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