Alla vigilia della sfida contro il Pomezia, una delle squadre più accreditate del campionato, la Sorianese si prepara ad affrontare un avversario solido e ben organizzato. Nonostante le difficoltà iniziali della stagione, la squadra ha dimostrato una crescita significativa, sia in termini di prestazioni che di consapevolezza.

Archiviate la vittoria allo Stadio Rocchi sulla FC Viterbo e la sconfitta in casa, contro il Valmontone, Il tecnico rossoblù guarda con fiducia al prossimo impegno, consapevole che servirà grande determinazione per mettere in difficoltà un avversario di questo calibro.

Quali aspetti positivi delle ultime prestazioni vorresti portare nella partita contro il Pomezia?
“La determinazione e la voglia di ottenere il risultato, nonostante l’ultima partita non sia finita con una vittoria. Voglio che i ragazzi mettano in campo lo stesso atteggiamento che hanno mostrato contro il Valmontone.”

Quest’anno la Sorianese ha alternato buone prestazioni a qualche difficoltà. Come valuti la crescita della squadra, soprattutto in termini di continuità e gestione della pressione?
“Siamo partiti un po’ a rilento, anche a causa delle condizioni non ottimali di alcuni giocatori chiave. Questo ha sicuramente influito sulle nostre prestazioni. Tuttavia, abbiamo iniziato il campionato con una marcia positiva, anche se avremmo potuto raccogliere qualche punto in più, ad esempio nei pareggi contro Antica Aurelia e Certosa, dove le occasioni non ci sono mancate. La squadra, però, è cresciuta molto nella consapevolezza dei propri mezzi. Essendo una neopromossa con giocatori validi che da tempo non giocavano a questi livelli, stanno dimostrando di poter competere in Eccellenza.”

Hai affrontato squadre come Valmontone e Tivoli, che presentano caratteristiche simili al Pomezia in termini di fisicità e organizzazione. Che insegnamenti hai tratto da quelle partite per preparare al meglio i tuoi ragazzi?
“Il Pomezia è sullo stesso livello di Tivoli e Valmontone, ed è una delle squadre candidate alla vittoria finale. Non solo per la qualità dei giocatori, ma anche per il valore del club e del tecnico Zappavigna, che lo scorso anno ha fatto un ottimo lavoro con l’Antica Aurelia. Rispetto a Valmontone e Tivoli, che sono state ricostruite, il Pomezia ha un gruppo consolidato, con giocatori che già conoscono bene il proprio allenatore. Questo li rende ancora più temibili. Ci siamo però preparati bene e siamo pronti a sfruttare i loro punti deboli, puntando anche sui nostri punti di forza.”