Il Macron Campus diventa teatro di un pomeriggio dedicato ai bambini e grazie a Bimbo Tu, associazione che dal 2007 offre sostegno ai piccoli pazienti e alle loro famiglie nel loro non facile percorso ospedaliero. Un evento organizzato da Macron e la stessa Bimbo Tu con il supporto di Io Sto con Bologna For Community e Iron Walk, tutte realtà molto attive sul territorio.

I bambini sono stati accompagnati al Macron Campus dai volontari di PMG Italia – Io Sto con Bologna For Community, che grazie al loro impegno offrono sostegno a persone con disabilità e fragilità consentendo di vivere esperienze di socialità e condivisione.

Dopo il tour del Macron Campus, i ragazzi si sono recati nella Sala Merchandising, dove hanno partecipato ad un workshop durante il quale hanno messo in campo la loro creatività, disegnando la propria maglia ideale e una livrea speciale del pullmino di Bologna For Community. Infine, il gruppo ha raggiunto la Sala dei Sogni: un luogo “magico” all’interno della sede Macron nel quale sono esposte le divise dei principali club di diversi sport, sulle quali spicca il Macron Hero. Proprio in questo spazio è rappresentata l’identità di Macron ed è celebrata la creatività che ogni stagione si concretizza nelle collezioni realizzate per i club partner. L’incontro si è aperto con un saluto iniziale del CFO di Macron Carlo Pelloni, che ha parlato dell’importanza dell’iniziativa e del profondo legame tra Macron e tematiche come l’inclusione sportiva. Successivamente è intervenuta la Direttrice Generale di Bimbo Tu Cora Querzé: “Bimbo Tu è al fianco dei bambini e dei ragazzi ogni giorno, attraverso le attività, il volontariato e le collaborazioni locali: Macron è tra le aziende generose che non mancano di offrire sostegno e possibilità uniche a chi ha più bisogno.” A seguire, il gruppo ha incontrato e ascoltato le testimonianze di Emanuele Lambertini (atleta paralimpico di scherma che ha partecipato anche alle ultime Paralimpiadi di Parigi), Alice Leccioli (e il suo esoscheletro “Felicità”) e Omar Bortolacelli (atleta con disabilità motoria che nel 2021, anche lui grazie ad un esoscheletro, ha percorso il Portico di San Luca, per poi nel 2022 completare la maratona di Berlino in handbike).

Lambertini, Leccioli e Bortolacelli hanno condiviso le loro esperienze di ritorno allo sport e raccontato come, nonostante i gravi incidenti, abbiano trovato nello sport la forza per riprendere in mano la propria vita.

I tre ospiti hanno poi risposto ad alcune domande.

In cosa hai trasformato la paura?
Alice Leccioli: “Ho trasformato la mia paura in forza quando per la prima volta a 17 anni mi sono messa in piedi con l’esoscheletro, che mi ha permesso di scoprire la versione migliore di me stessa”.

Omar Bortolacelli: “Sono diventato disabile a causa di un incidente sul lavoro al 118 di Bologna nel 2011, quando l’autista dell’ambulanza che stavamo guidando si è addormentato e abbiamo fatto un incidente. Da li’ e dopo il periodo trascorso in ospedale, la mia paura era rimanere solo perché ho visto le persone che fino a quel momento avevano fatto parte della mia vita andarsene. Per questo ho deciso di prendere la mia vita e trasformarla nella possibilità di donare il mio tempo alle persone per non farle sentire sole”

Emanuele Lambertini: “Ho una gamba bionica, ho avuto una malattia rara da quando sono nato, non potevo camminare o fare quasi niente di quello che facevano i miei coetanei. A 8 anni è arrivata l’amputazione e naturalmente avevo paura di perdere una gamba. Non sapevo cosa mi sarebbe spettato dopo. Li’ ho preso la prima grande decisione della mia vita a 8 anni, perché è normale che la paura ci sia, ma si contrasta con il coraggio. Il coraggio non è la mancanza della paura, perchè quella c’è, una persona è davvero coraggiosa quando convive con la paura. Io a 8 anni sono rinato con una nuova vita.

Quanto è stato importante il ruolo degli amici e della famiglia
Alice Leccioli: “Convivo con la malattia da quando sono nata, le persone che mi sono sempre state accanto mi hanno permesso di conoscere cose che non sapevo su di me, vedermi come un valore in più”.

Omar Bortolacelli: “Gli amici sono andati via. Mi hanno dato una grande forza tutti coloro che mi hanno trattato da persona, non da disabile, perché siamo comunque persone e dobbiamo essere trattati come tali, anche se abbiamo una postura diversa o un arto in meno.Quando mi hanno detto che non avrei più camminato ho rifiutato le cure mediche, perché vedevo tutto nero. Il fisioterapista che ha lavorato su di me mi ha dimostrato quello che potevo ancora fare, mi ha fatto smettere di pensare all’Omar di prima e a quello che non potevo più fare. Ho trovato dei nuovi colleghi, sono tornato a lavoro, ho una nuova linfa e adesso addirittura ho dei colleghi che quando vado nelle scuole a fare sicurezza stradale vogliono venire con me. Quando hai intorno persone belle interiormente, ti trattano da persona diventa tutto più facile”.

Emanuele Lambertini: “Io non ho mai avuto problemi con le persone intorno a me: i miei amici avevano capito che mi potevano considerare per quello che potevo fare e non per quello che non potevo fare. Loro mi volevano per le cose che sapevo fare. Tutte le persone che conoscete, ricordiamoci sempre di considerarle per quello che sanno fare, per quanto è difficile c’è sempre qualcosa che riusciamo a fare”.

Creatività e condivisione, questo il leitmotiv del pomeriggio trascorso da tutti i ragazzi nel Macron Campus. Un luogo dove impegno, passione, e inclusione sono valori fondamentali nell’attività quotidiana dell’azienda emiliana. Valori che da sempre sono condivisi con Bimbo Tu, PMG Italia – Io Sto con Bologna For Community e Iron Walk realtà con le quali Macron, da tempo, realizza diverse iniziative nel segno della solidarietà sociale.

Da anni Macron si impegna nel sostegno e realizzazione dei numerosi progetti di interesse culturale, aiuto alla disabilità, sostegno alla ricerca e prevenzione in ambito medico attraverso donazioni di materiale, erogazione di contributi in denaro e sponsorizzazioni dirette. Progetti e iniziative che possono diventare momenti unici ed emozionanti come quello vissuto al Macron Campus dai bambini oggi e che sono condivisi con i partner, che si impegnano quotidianamente al servizio della comunità. Bimbo Tu, PMG Italia e Iron Walk rappresentano da questo punto di vista i compagni fedeli di un viaggio speciale per condividere emozioni, valori e speranze fondamentali per il futuro delle nuove generazioni.