Riceviamo e pubblichiamo – Così non si va da nessuna parte, la pallanuoto italiana ha bisogno di regole chiare con un regolamento da applicare in maniera oggettiva e senza interpretazioni in tutti i campi d’Italia. Così, lo scorso fine settimana è stato nero per i fischietti italiani, nel match tra Pro Recco e Savona ben 18 espulsi per quest’ultima con tante proteste sulle decisioni prese a favore dei campioni d’Italia. E poi l’episodio incriminato a Firenze nella gara tra Florentia e Roma Vis Nova che ci fa tornare indietro di qualche mese, esattamente alla gara tra il Settebello e l’Ungheria all’Olimpiade di Parigi dove è stata fischiata una brutalità inesistente a nostro sfavore. Ecco brutalità ingiusta si è ripetuta nella seconda giornata dell’A1 maschile. Dalle immagini che riportiamo si vede Jerko Penava della Roma Vis Nova impegnato in un contropiede di uno contro zero, il croato dopo aver realizzato il gol del 9-7 a 3.21 dal termine del match si gira per esultare, a quel punto il portiere della Florentia, Cicali, manda sott’acqua Penava e gli dà una ginocchiata in testa. Lo stesso Penava reagiva, difendendosi. L’arbitro Nicolosi a quel punto non vedeva il colpo di Cicali, ma solo quello di Penava, comminando allo stesso brutalità. È l’episodio chiave della partita. Il giocatore croato uscito dall’acqua ha dato di stomaco più volte, come certificato dal referto medico. A quel punto è stata chiamata l’ambulanza (foto in allegato) e gli accertamenti in ospedale, come da referto del pronto soccorso, hanno evidenziato trauma cranico. Ecco bisogna fare attenzione e tutelare i giocatori da episodi nefasti come questi, sia per la stessa incolumità fisica dei giocatori, sia per un giudizio equo ai fini del risultato sportivo.