La protesta del Settebello azzurro all’arbitro durante il controverso quarto di finale perso contro l’Ungheria durante gli ultimi Giochi Olimpici di Parigi costa sei mesi di sospensione per violazione dell’articolo 5 del World Aquatics Integrity Code. Protagonisti furono i ragazzi della nazionale azzurra e il commissario tecnico Sandro Campagna, che si sarebbero avventati fisicamente e verbalmente contro i direttori di gara nel parcheggio, mentre l’autobus italiano si preparava al ritorno nel villaggio olimpico.