“Nell’ambito della tutela sanitaria relativa alle attività sportive, e più specificatamente nell’area della medicina dello sport, come prevenzione dei dismorfismi, ovvero scoliosi e dismetria del bacino, dei traumi da sovraccarico come strappi, stiramenti e lesioni muscolari, della morte improvvisa, sto cercando di sensibilizzare gli enti preposti affinché, oltre all’idoneità sportiva obbligatoria per legge, venga inclusa l’idoneità posturale, che coltivo da quarant’anni. Quale occasione migliore per approfittare di questi giorni dell’evento che vede il gotha mondiale della medicina dello sport, Coni e Cio compresi, riuniti a Roma”. Lo afferma all’agenzia Dire il professor Ivo Pulcini, presidente della Commissione Sport dell’Ordine dei Medici di Roma e professore di Scienze e Tecniche applicate allo Sport dell’Università di Roma Tor Vergata, facoltà di Medicina, a margine della quindicesima edizione dell’Ioc Advanced Team Physician Course, presso il Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’.

L’evento è riconosciuto dall’European Accreditation Council for Continuing Medical Education ed è rivolto ai medici di squadre di alto livello dei comitati olimpici nazionali e delle federazioni internazionali.

“Una postura corretta è indispensabile per chi inizia a fare attività sportiva- prosegue- poiché assicura un perfetto allineamento biomeccanico, mentre una cattiva postura può portare a carichi in eccesso sulle articolazioni e sui muscoli, aumentando il rischio di infortuni da sovraccarico e riducendo la stabilità e, quindi, la prestazione sportiva”.

“Intervenire tempestivamente- evidenzia Pulcini- è essenziale per la prevenzione di complicazioni che possono compromettere la qualità della vita. La postura scorretta può creare problemi per la crescita nei giovani, influenzare negativamente il sistema ormonale, il sistema immunitario, gli organi addominali, i reni, gli organi genitali maschili e la psiche”.

“Per la morte improvvisa- informa l’esperto- stiamo invece lavorando insieme all’Ordine dei Medici di Roma per creare nell’ordinamento didattico l’obbligo di Rcp, ovvero della rianimazione cardio-polmonare, e siamo impegnati per renderlo obbligatorio soprattutto nei corsi di laurea in Medicina, Farmacia, Infermieristica e Fisioterapia. Tutto questo per quanto riguarda il lattante, il pediatrico e l’adulto”.

Pulcini ricorda poi che “l’80% della popolazione mondiale soffre di disturbi funzionali che spesso, a causa di difficile diagnosi differenziale, vengono confusi come organici. Per questo, invece di una terapia fisica con terapia non farmacologica e spesso manuale si arriva a una terapia medica dannosa, se non peggio a una terapia chirurgica”.

“La Commissione dello Sport dell’Ordine dei Medici di Roma- conclude Ivo Pulcini- sta promuovendo un’iniziativa di alto impatto sociale con la curvatura biometrica per educare gli studenti al culto della vita e della solidarietà, i neo laureati in medicina che per essere assunti hanno bisogno del certificato di formazione alle manovre salvavita con l’uso del defibrillatore. Purtroppo nei corsi di laurea questa formazione manca e quindi va resa obbligatoria, perché chi salva una vita salva il mondo”.