La passeggiata-racconto di domenica 10 novembre nell’ambito delle celebrazioni per il 125° del Touring Club (appuntamento ore 10,00 Sacrario dei Caduti) sarà ambientata nei primi anni Venti del secolo scorso, quando di Viterbo si parlò per la prima volta nella “Guida d’Italia TCI” del 1923.
Una città completamente diversa da quella di oggi: l’Urcionio vi scorreva a cielo aperto (senza l’asse via Ascenzi-via Marconi-via Rosselli); il ponte Tremolo (o Tremoli) collegava via Valle Piatta con via Cairoli; le chiese di Santa Maria delle Fortezze e di San Luca ancora in piedi; un solo e piccolo fornice di collegamento tra la sepolta “Gabbia del Cricco” e il Paradiso.
L’edificio di via Orologio Vecchio che accoglierà l’hotel Nuovo Angelo è appena costruito; a piazza della Rocca s’impone il Grand Hotel delle Terme con 100 posti letto; nel palazzo dei Priori si ammira la “Peste di Siena” di Pietro Vanni (opera che sparirà dopo la guerra); la biblioteca Comunale diretta da Giuseppe Signorelli è a piazza del Plebiscito (sopra il tabaccaio); la cattedrale apre ai fedeli il suo ampio coro cinquecentesco; la chiesa della Verità ospita il museo Civico, l’adiacente convento invece l’istituto Paolo Savi; il teatro dell’Unione ostenta il prezioso sipario di Pietro Gagliardi raffigurante il “Genio delle Arti”. Negli uffici della Sottoprefettura e a palazzo dei Priori non si parla che di Viterbo capoluogo di provincia. L’anelato riconoscimento giungerà qualche anno dopo, nel 1927.
Tutto questo e molto altro nella pirotecnica sceneggiatura e conduzione di Antonello Ricci – ancora una volta a capo della “Banda del racconto” per quest’ultimo giro di valzer. Letture dell’attore Pietro Benedetti. Saranno proprio queste ultime a orientare il pubblico verso le postazioni della Viterbo che non c’era ancora e che di lì a poco…

L’evento è organizzato in sinergia con Davide Ghaleb editore. Per la partecipazione si richiede
l’acquisto di un volume a scelta dal suo ricco catalogo.
Per iniziativa del gruppo consolare viterbese del Touring Club guidato da Vincenzo Ceniti ai partecipanti verrà fatto dono della copia anastatica della “Guida d’Italia – vol. III Italia centrale” (1923) – sezione Viterbo. Un cadeau da non perdere.

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